Wow!”: questo è quanto mi viene da dire ripensando al concerto a cui ho assistito il 26 agosto a Rocca Imperiale (CS), in cui gli Sciò Live – band di tributo a Pino Daniele – hanno suonato insieme a due grandi musicisti che hanno fatto parte del gruppo storico del cantautore napoletano: Joe Amoruso (tastiere) e Rino Zurzolo (contrabbasso).
Il repertorio è stato ovviamente quello glorioso dei primi album, quello che tutti conoscono e che comprende canzoni famosissime come “Viento ‘e terra”, “Yes I know my way”, “Napule è”, per citarne giusto qualcuna. La particolarità del concerto è stata quella di aver dato ampio spazio ai musicisti. Non è cosa comune, fra le cover band, prendersi ampie libertà per dar spazio all’improvvisazione, ma in questo caso la presenza dei due prestigiosi ospiti ha senz’altro stimolato l’interplay, quel dialogo fondamentale tra musicisti che non si limitano ad eseguire una parte sempre uguale, ma amano mettersi in gioco in ogni momento. Rino Zurzolo, in particolare, sembrava perfettamente a suo agio nella direzione del gruppo, con segnali che mandava ai musicisti che si trovavano lì per lì a inventare qualche nuova situazione. Credo che l’idea di invitare degli ospiti di quel livello dia una marcia in più a questo genere di band, che spesso rischia di perdere completamente personalità nell’emulazione dell’artista famoso. In questo caso, invece, più che di emulazione si è trattato di un omaggio, che oltretutto ha colto lo spirito di libertà improvvisativa proprio della band di Pino Daniele dell’epoca, che oltre ai nomi di Amoruso e Zurzolo includeva altri grandissimi musicisti partenopei come Tony Esposito (con il quale gli Sciò Live si sono pure esibiti, in altra occasione), Tullio De Piscopo e James Senese.

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