(di Nando Silvestri) E’ stato un evento musicale ricchissimo di entusiasmo ed emozioni febbrili scandito dai ritmi virali e impetuosi delle percussioni inossidabili di Tony Esposito. Il sempreverde musicista partenopeo cresciuto all’onorevole fianco del compianto Pino Daniele si è esibito ieri sera in via San Carlo assieme alla Sciò Live Band, distinta realtà artistica locale sviluppatasi intorno ai grandi nomi del caleidoscopio musicale di “Napoli Centrale”. Per l’occasione via San Carlo si è “vestita a festa” sfoggiando con grande dignità l’abito della festa: quello di una città adorna di luci, suggestioni, sapori squisitamente campani, gente allegra e profumi inebrianti. Il fascino della storica strada di Caserta trasudante dal basolato e dalle antiche mura di edifici severi e caratteristiche dimore ha sposato con gioia la magia delle musiche viscerali di Pino Daniele e Tony Esposito. Un sodalizio stretto attraverso la maestria dei musicisti della Sciò Live Band e l’esultanza di una folla danzante, letteralmente rapita dalla Tradizione e dalla cultura musicale del capoluogo campano. “Pino Daniele non c’è più? E’ una bugia, è Vivo!” ha esclamato emozionato il percussionista napoletano dal piccolo e rutilante palco allestito a pochi passi da piazza Duomo con il supporto di “Blu Art”. Una premessa doverosa che ha tutto il sentore di una promessa solenne unanimemente condivisa dal pubblico attonito e commosso allo stesso tempo. Quel che conta davvero è che per due ore Caserta si è asintoticamente avvicinata a Napoli lasciandosi alle spalle crucci e strazi di un luogo, Terra di Lavoro, trattato da sempre come “una carta sporca” da una classe dirigente inetta e spregiudicata che non sa fare altro che nascondersi dietro “na tazzulella e’ cafè”. Oltre ad accompagnare egregiamente la Show Live Band nelle rivisitazioni dei maggiori successi del maestro Pino Daniele, Tony Esposito ha saputo coinvolgere animatamente gli spettatori casertani con la simpatia e l’autenticità che lo hanno da sempre contraddistinto sui magici suoni di “Kalimba de Luna” e di altre sue intramontabili hit. Finalmente, il cuore pulsante di Caserta pregno di ardore, storici trascorsi e capitale umano mostra i sontuosi profili della sua identità e si fregia di un velo vibrante di verace napoletanità sotto un manto di stelle incantate.

fonte: http://www.ilgiornaledicaserta.info/news1/?p=11455

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